Il Centro DanTian
Il Centro Dantian è una Scuola di Discipline e Arti Orientali.
Il centro è nato nel 1995 solo come Scuola di Arti Marziali ma oggi, dopo un lungo
cammino esperienziale, è diventato un luogo per la crescita spirituale e la ricerca
dell’equilibrio e benessere psicofisico, oltre che crescita marziale.
Infatti all’interno del Centro Dantian si praticano discipline quali il Jing Hua Quan,
il Wu Qi, il Kali, la Difesa personale, il Tai Ji Quan, il Qi Gong, la Meditazione ed
il Nei Gong, e dal prossimo anno anche il Postural Pilates. Da anni, all’interno della
struttura vi è anche uno studio specialistico di aiuto alla persona (trattamento e
recupero del disagio).
Lo scopo principale del Centro è la screscita totale dell’individuo, nella sua interezza.
Inoltre si tengono seminari tematici e conferenze su argomenti sempre inerenti alla
sfera della crescita Umana.
Jing Hua Quan.
JING HUA QUAN significa “Metodo Essenziale” o “Quinta essenza”, ad indicare
la doppia natura di un metodo che attraverso la ricerca dell’essenzialità di azione,
diventa anche il distillato delle arti marziali che si riconoscono nei principi interni del
Kung Fu. Uno stile che raccoglie i principi fondamentali degli stili interni, come
l'adattabilità e lo sviluppo dell'energia interna, insieme all'efficacia in
combattimento; ridando quindi valore al concetto di stile interno di Kung Fu come
mezzo, non solo di pratica per il miglioramento della salute, della consapevolezza del
corpo o come mezzo di rilassamento e meditazione, ma anche come stile guerriero,
adatto alla difesa personale sia nelle situazioni più comuni che a quelle meno comuni.
Lo stile si prefigge l’obbiettivo di portare l'allievo in un tempo più breve, a sviluppare
quelle capacità che si raggiungono attraverso la pratica di esercizi specifici come il
Chi Sao o il Tui Shou libero. In altri metodi, esiste uno sfasamento nei tempi di
addestramento delle tecniche e di gestione del corpo, mentre nel Jing Hua Quan essi
avanzano di pari passo e questo permette all’allievo notevoli progressi .
Il Jing Hua Quan è considerabile come un metodo moderno che affonda a piene mani
nella tradizione. Nello schema didattico, si usano poche forme, tutte mirate al
conseguimento delle qualità utili ad un praticante quali: coordinazione motoria e senso
dello spazio, controllo del corpo, esplosività ed atletismo. Le armi che vengono prese in considerazione sono: bastone corto, coltello, bastone medio, bastone lungo da 180 cm.
ed armi doppie.
Nell’allenamento vengono usati vari attrezzi come il sacco, i pao, l’uomo di legno, ecc..
Tai ji Quan
Tutti i maestri concordano che i primi rudimenti dello stile siano stati gettati durante
la dinastia Song circa nel 1200 d.C. dal Monaco taoista Zhang San Feng che codificò
tredici posizioni legate agli 8 trigrammi e ai cinque elementi, secondo una logica
tipicamente cinese in cui la filosofia e la pratica devono essere tutt’uno. Quindi grazie
alla profonda conoscenza che il maestro Zhang aveva delle leggi del qi (l'energia
universale, il soffio vitale), studio e tradusse il i basilari del pensiero taoista in movimento
corporeo. Lo sviluppo successivo dell’arte ha storie contrastanti e varie, ma sicuro è che nel periodo dell'invasione dei Ching provenienti dalla manciuria a danno della dinastia Ming, che aveva portato un lungo periodo di quasi 300 anni di pace e sviluppo delle arti, nacque l’esigenza di creare nuovi metodi di autodifesa.
Ciò che noi pratichiamo oggi ha perso molte delle prerogative di arte guerresca e ciò grazie all'influenza che ha avuto nel divulgare lo stile la famiglia Yang, che ha creato lo stile omonimo.
Alla metà del 1800 il maestro Yang Lu Chan, dopo avere studiato con vari maestri della famiglia Chen, tornò a Pechino ove codificò il suo metodo che, grazie alla sua grande abilità di combattente e non ultimo al fatto di essere presente nella capitale, ebbe subito enorme diffusione offuscando in breve la fama dello stile originario, rimasto confinato nel piccolo villaggio ove era stato creato nella provincia dell'Henan, vicino Shaolin.
Alle iniziali modifiche apportate dal fondatore, seguirono delle rivoluzionarie variazioni inserite dal nipote, il maestro Yang Chen Fu, che ai primi del 900 tolse completamente dalle forme quella alternanza di velocità con gli scatti tipici rimasti nello stile Chen originario. In generale ammorbidì tutti gli aspetti tipici dell'arte marziale dando quell’aspetto di morbida danza marziale che oggi apprezziamo vedendo le movenze dei praticanti di tai ji
Wu QI
Il wu qi è il termine cinese utilizzato per lo studio delle armi tradizionali. Nei corsi si studiano vari tipi di armi, quali la spada dritta, il bastone lungo, il bastone medio, i bastoni corti, il Bart Chan Dao, la sciabola, la lancia, l’alabarda, ecc..
Lo scopo dell’allenamento è dare all’allievo uno strumento completo di difesa sia armata che disarmata, con l’uso di qualsiesi tipo di arma corta o lunga, partendo semplicemente dal principio applicativo base.
L’allenamento è corredato dallo studio delle forme tradizionali.
KALI
Il Kali è un sistema di autodifesa che ha origine nelle Filippine e principalmente usa bastoni, lame e altre armi bianche, nonché tecniche a mano nuda applicate con lo stesso principio. Per molto tempo questo sistema di combattimento fu poco conosciuto in Europa, al contrario dell’America che vide l’emigrazione di un gran numero di filippini.
Già in antichità, nelle Filippine questa disciplina si insegnava ai bambini ed era ritenuta importante come la scrittura, la lettura e la religione. Costituì una forma efficace di addestramento militare. Nel 1521, quando gli spagnoli conquistarono le Filippine ebbero grande difficoltà nell'imporsi sugli abitanti che maneggiavano i loro "bolos", pugnali e bastoni con effetti mortali. Soltanto più tardi, con l'uso delle armi da fuoco, gli ispanici riuscirono a ristabilire l'ordine, e dal XVIII secolo riuscirono ad avere definitivamente l’isola sotto il loro controllo, vietando severamente a chiunque di portare armi come bolo o pugnali. Queste proibizioni intendevano sedare lo spirito rivoltoso dei filippini, facendo si che l' Arnis divenisse un'arte clandestina, insegnata solamente in segreto.
Quando riemerse dal suo mondo segreto era diventata ormai irriconoscibile agli spagnoli, mascherata come ballo di musica popolare, con movimenti compiuti come passi di danza aggraziati senza arma. Di generazione in generazione questo combattimento regionale è stato tramandato, ed è rimasto vivo nei secoli. Quando la colonizzazione spagnola finì (1898), la proibizione fu abrogata.
Vi sono varie interpretazioni di Kali, anche conosciuta con il nome di Escrima o Arnis.
Nel Kali, si ha uno studio approfondito di tutte le distanze di combattimento sia con le armi tradizionali che a mani nude.
Blitz Self Defence
Il termine indica un sistema di difesa personale “Rapido” (blitz in tedesco), e semplice nell’apprendimento.
Nell’odierna società, si sente forte è la necessità di acquisire delle abilità marziali atte alla difesa personale, che sia semplice, intuitiva, rapida ed efficace, anche senza lo studio di una arte marziale completa, che può durare anche tutta la vita.
Il programma diviso in quattro livelli, porta l’allievo da un livello base ad un livello specialistico in tempi relativamente brevi. I corsi sono indirizzati a donne, uomini, ad agenti di polizia privata o di pubblica sicurezza, ecc..